L'aglio come rimedio curativo
In "Naturalis Historia", Plinio il Vecchio descrive gli effetti curativi dell'aglio contro, per lo più, le malattie cutanee e della faringe/trachea; come: pustole, espettorazioni di sangue o pus, gonfiori improvvisi ecc... Inoltre, se tritato con coriandolo verde e bevuto con il vino, l'aglio può aumentare il desiderio sessuale. Ancora il suo forte odore può essere utilizzato per scacciare serpenti e altre bestie pericolose. Vi sono alcune controindicazioni sull'uso eccessivo dell'aglio; come: perdita della vista, flatulenza e provocare la sete.
Gaio Plinio Secondo, "Naturalis Historia", XX, 23
Ulisse e l'erba moly
Omero seduto, l'archiatra ed Ermes con l'erba moly. |
Nell'Odissea di Omero, un passo ci racconta delle gesta di Ulisse contro la maga Circe. Per liberare i suoi compagni dalla maledizione della strega compare in aiuto del re di Itaca il dio Ermes che esorta l'uomo a non andarsene e a combattere; donandogli l'erba moly, o più comunemente aglio, strappandolo direttamente dal terreno con tutte le radici, facendo rimanere Ulisse stupito dalla forza del dio. In antichità l'aglio veniva usato, oltre che per scopi terapeutici, anche come amuleto contro maledizioni e le forze oscure.
Omero, "Odissea" - Erba moly
Altri miti e racconti sull'aglio
L'aglio era conosciuto già al tempo degli Egizi, i quali gli attribuirono un grande valore anche a livello economico. Si pensava, inoltre, che l'aglio fosse in grado di donare un'enorme forza fisica se mangiato abitualmente; come anche presso i Greci e i Romani. Per queste sue enormi capacità terapeutiche, si pensò di utilizzare l'aglio per porre rimedio anche ai mali ultraterreni come sortilegi, malocchi e, soprattutto, vampiri.
Classica dentatura di un vampiro. |
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