lunedì 3 novembre 2014

Post 20 Evoluzione dei materiali per oliera

Come già detto in altri post (vedi etichetta myth) l'oliera era uno strumento usato già in antichità, come presso i Romani. Partendo proprio dall'Impero Romano cercherò di ricostruire l'evoluzione dei materiali costruttivi dell'oliera in vetro fino ad arrivare a quelle di oggi in acciaio e plastica.

Oliera in vetro

Antica oliera in vetro.
Essendo il vetro un materiale facilmente lavorabile le prime testimonianze di oliere sono le prime ampolle degli unctores romani, realizzate mediante soffiatura. Questa particolare tecnica permetteva di poter creare forme curve e complesse che meglio potevano contenere olii e altre sostanze liquide. Nonostante ciò le oliere in vetro vengono usate ancora oggi in corredi da cucina molto pregiati.



 Oliera in rame

Oliera in rame degli anni '50.
Come per il vetro, anche il rame essendo un materiale molto duttile si presta bene ad assumere forme particolari. Il rame venne utilizzato particolarmente in epoca moderna/contemporanea. Oggi, invece, si preferisce usare altri metalli come l'acciaio inox; esse non sono dunque più utilizzate ma vengono usate per lo più come oggetti di arredo per la cucina.





Oliera in acciaio

Oliera in acciaio inox.
Le oliere in acciaio, specialmente quelle in inox, sono, insieme a quelle di plastica, quelle di più comune uso vista la loro indeformabilità e la loro elevata durabilità. 










Oliera in plastica

Classiche oliera in plastica.
Le oliere in plastica, forse anche più di quelle in acciaio, sono le più utilizzate vista la loro semplice forma e soprattutto il loro bassissimo costo. Non a caso vengono usate particolarmente nelle cucine dei ristoranti e nelle più comuni cucine di famiglie. La loro particolarità è la loro convenienza data dal rapporto tra basso costo ed alto utilizzo.

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