giovedì 27 novembre 2014

Post 27 Esperienze personali

Avendo già postato mie esperienze personali un mese fa, lascio qui il link annesso sia per quelli che non l'hanno mai visto sia per chi volesse rivederlo!

Post 15 

giovedì 20 novembre 2014

Post 26 L'aglio nei "manga" ed "anime"

L'aglio, oltre ad essere presente nella cultura occidentale (vedi post 11 e post 10), è anche presente in quella orientale; in particolare quella giapponese. Nei manga ed anime (rispettivamente fumetti e cartoni giapponesi) si può trovare di tutto e l'aglio non fa eccezione. In Toriko, scritto e disegnato da Mitsutoshi Shimabukuro, il protagonista va alla ricerca del leggendario "Meteor garlic" che, se mangiato, può donare forza sovrumana, proprio come nei miti dell'antichità (vedi post 5). Di seguito alcune immagini tratte dal manga:

Toriko parla della leggenda del "Meteor garlic".
Toriko trova il "Meteor garlic".
Il "Meteor garlic" cotto...quale sarà il suo effetto su Toriko?
Ed ecco gli effetti... Toriko urla (in giapponese) "Meteor garlic"!


Per leggere i capitoli (156 a 173) che contengono la storia del "Meteor Garlic" clicca qui.
Per vedere gli episodi dell'anime (83 a 97) clicca qui.

martedì 18 novembre 2014

Post 25 Processo di produzione dell'oliera

La più comune delle oliere è costituita essenzialmente da due componenti principali, indicati nella figura successiva:

Per quanto riguarda il contenitore in vetro la tecnica di produzione utilizzata è quella della soffiatura: ovvero insufflando aria al vetro ancora viscoso. Questa tecnica viene utilizzata per ottenere forme cave (come bottiglie). Di seguito uno schema per comprendere meglio il processo di soffiatura:


Il beccuccio salvagoccia, di solito in metallo, viene prodotto mediante la tecnica dell'imbutitura: lamiere sottili vengono deformate profondamente in modo da ottenere prodotti concavi. La lamiera viene posto in un corpo cavo e deformata tramite un punzone. Di seguito uno schema per comprendere meglio l'imbutitura:



sabato 15 novembre 2014

Post 24 Processo di produzione industriale dell'aglio

Di seguito ho voluto inserire uno schema generale sulle varie fasi di produzione dell'aglio.


La semina e la raccolta possono avvenire sia manualmente sia meccanicamente. Oggi si preferisce usare per lo più seminatrici ed estirpatrici.

Estirpatrici.
Seminatrici.
 Infine ho postato due video molto interessanti sulla produzione dell'aglio...godeteveli! 






venerdì 14 novembre 2014

sabato 8 novembre 2014

Post 22 I brevetti dell'oliera

Di seguito sono elencati in ordine cronologico una serie di brevetti, sia dal punto di vista funzionale che estetico, dell'oliera e della sua evoluzione.


US435207 A  -  1890
Più che un'oliera questo è un brevetto riguardante il beccuccio regolatore
per la fuoriuscita dell'olio dal suo contenitore.


US D160386 S  -  1950
Brevetto di design. Oltre che essere usata come oliera, può 
contenere anche altri liquidi come aceto ecc...

US D262855 S  -  1982
Brevetto di design di un oliera dalla forma molto semplice e compatta; 
forse in legno.


EP 0160627 B1  -  1985
Brevetto di un'oliera dal punto di vista funzionale molto complicato...
e anche molto ingombrante dal punto di vista estetico. Una serie di meccanismi 
permette la fuoriuscita dell'olio.


US 5255824 A  -  1992
Brevetto di un'oliera moderna molto simile a quelle odierne. In questo caso
sono stati affiancati due contenitori: uno per l'olio e l'altro probabilmente
per l'aceto come è solito nei ristoranti.

US D508375 S1  -  2004
Brevetto di design di recente data di un'oliera quadrata in alluminio con un
esile beccuccio di regolazione.






mercoledì 5 novembre 2014

Post 21 Riciclare scarti d'aglio

Riciclare scarti d'aglio è un operazione molto comune. Se per esempio si hanno degli spicchi d'aglio non utilizzati questi possono essere piantati su un pezzo di terreno libero (senza erba) con la punta all'insù, in modo dal far germogliare il fusto della pianta d'aglio mentre la parte più grande sarà il fondamento per le radici. Si consiglia di piantare il bulbo in giornate soleggiate. 



Riferimenti:  http://organic-gardening-hq.blogspot.it/2012/08/recycling-food-scraps-foods-you-can-re.html

Questo in realtà non è l'unico modo per riciclare scarti d'aglio...essi possono essere usati per problemi di acne, come pesticida, per la pulizia della pelle ecc... Se vuoi scoprire questi altri modi clicca qui!

lunedì 3 novembre 2014

Post 20 Evoluzione dei materiali per oliera

Come già detto in altri post (vedi etichetta myth) l'oliera era uno strumento usato già in antichità, come presso i Romani. Partendo proprio dall'Impero Romano cercherò di ricostruire l'evoluzione dei materiali costruttivi dell'oliera in vetro fino ad arrivare a quelle di oggi in acciaio e plastica.

Oliera in vetro

Antica oliera in vetro.
Essendo il vetro un materiale facilmente lavorabile le prime testimonianze di oliere sono le prime ampolle degli unctores romani, realizzate mediante soffiatura. Questa particolare tecnica permetteva di poter creare forme curve e complesse che meglio potevano contenere olii e altre sostanze liquide. Nonostante ciò le oliere in vetro vengono usate ancora oggi in corredi da cucina molto pregiati.



 Oliera in rame

Oliera in rame degli anni '50.
Come per il vetro, anche il rame essendo un materiale molto duttile si presta bene ad assumere forme particolari. Il rame venne utilizzato particolarmente in epoca moderna/contemporanea. Oggi, invece, si preferisce usare altri metalli come l'acciaio inox; esse non sono dunque più utilizzate ma vengono usate per lo più come oggetti di arredo per la cucina.





Oliera in acciaio

Oliera in acciaio inox.
Le oliere in acciaio, specialmente quelle in inox, sono, insieme a quelle di plastica, quelle di più comune uso vista la loro indeformabilità e la loro elevata durabilità. 










Oliera in plastica

Classiche oliera in plastica.
Le oliere in plastica, forse anche più di quelle in acciaio, sono le più utilizzate vista la loro semplice forma e soprattutto il loro bassissimo costo. Non a caso vengono usate particolarmente nelle cucine dei ristoranti e nelle più comuni cucine di famiglie. La loro particolarità è la loro convenienza data dal rapporto tra basso costo ed alto utilizzo.